IL TERRITORIO

UN TERRITORIO IDEALE, DA SEMPRE
VOCATO ALLA PRODUZIONE DEL VINO.

Corte Rugolin ha sede nel cuore della Valpolicella Classica, territorio ricco e variegato a nord della città di Verona e racchiuso tra il lago di Garda e i Monti Lessini. L’incontro tra le brezze del lago e l’aria fresca dei monti hanno da sempre determinato condizioni ottimali per la coltivazione di uve di grande qualità.

Oggi, come in passato, il paesaggio collinare della Valpolicella è dominato dai profili dei vigneti. Tra questi, su un terreno dal suolo argilloso-calcareo, vi sono i 13 ettari di Corte Rugolin, di cui otto in proprietà e cinque in affitto e che sono disseminati nei cinque comuni della Valpolicella Classica.
Nello specifico, sono tre i cru di Corte Rugolin: Conca d’oro, comprendente vigneti di circa35 anni, che si stendono sulle colline di San Giorgio nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella; Chevalier, vigne di circa 25 anni situate sulle colline della frazione Valgatara nel comune di Marano di Valpolicella; in?ne Monte Danieli, che comprende viti di circa 50 anni collocate sulle colline della frazione Castelrotto di San Pietro in Cariano.

Negli ultimi anni l’azienda ha proceduto al rinnovo dei vigneti, selezionando varietà autoctone in via di abbandono e favorendo impianti tesi a ridurre la quantità di grappoli prodotti per incrementarne la qualità.

IL NOSTRO IMPEGNO:
LAVORARE CON LA NATURA.

La natura non è solo la cornice delle nostre vite. Natura è l’aria stessa che respiriamo, il cibo che mangiamo, la fonte del nostro benessere. È per questo che l’impegno di Corte Rugolin è quello di ridurre l’impatto del proprio lavoro, verso l’ambiente e verso l’uomo.

Aderendo al protocollo del progetto “Riduci Risparmia Rispetta” del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, i nostri vini sono prodotti da uve coltivate sfruttando quanto più possibile pratiche di gestione integrata della coltura: lavoriamo con la natura, anziché contro di essa, promuovendo la biodiversità delle nostre vigne, puntando a trasformarle in un ecosistema autoregolante e capace di combattere i problemi intrinsecamente, riducendo la necessità di prodotti chimici artificiali.

Il rispetto dell’ambiente va di pari passo con la tutela della salute di chi opera in vigna, di chi vive nelle aree fortemente vitate e degli enoturisti che sempre più numerosi vengono nella zona di produzione.